Informazioni - Associazione per il Parco Culturale di Camaiano

Vai ai contenuti

Informazioni

Aree Tematiche > Altre problematiche
ultimo aggiornamento: agosto 2020
Per iniziare a farsi un'idea vi consigliamo di seguire questo interessantissimo Webinar organizzato dall'ISDE Italia (Associazione Medici per l'Ambiente):
5G, ne sappiamo davvero abbastanza?
Intervengono personaggi illustri e di indiscutibile preparazione (tenendo il puntatore sopra ai nomi potete visualizzare i rispettivi curriculum):
Prof. Fausto Bersani Greggio, fisico. Spiega molto bene l'aspetto tecnologico delle bande di frequenza che vengono e verranno usate, il sistema delle antenne necessario per il funzionamento e l'impatto sull'organismo umano. (5:00 - 36:30)
Dott. Agostino Di Ciaula, medico. Interviene sulle evidenze scientifiche della correlazione tra radiofrequenze e patologie sia oncologiche che non oncologiche (riproduttive, metaboliche, genetiche), evidenze che sovente sono state declassificate come irrilevanti. Sostiene in conclusione che la difesa della salute pubblica dovrebbe essere garantita da adeguati limiti di legge e dalle capacità tecniche di monitoraggio delle esposizioni. (38:00 -  1:05:00)
D.ssa Fiorella Belpoggi, biologa. Parla degli studi scientifici condotti nell'istituto Ramazzzini che dimostrano gli effetti biologici cancerogeni delle radiofrequenze. (1:08:00 - 1:30:00)
Prof. Michele Carducci, legale. Spiega gli risvolti anticostituzionali delle installazioni 5G (e non solo). (1:33:00 - 1:58:00)
Ulteriori approfondimenti, molto materiale scientifico e altre videoregistrazioni si trovano sul sito dell'ISDE Italia.
Il ruolo dei Comuni
Mentre in tutta Italia molti sindaci hanno emanato delle ordinanze per arrestare l'installazione di nuove antenne per il 5G o si stavano apprestare per farlo, il governo ha approvato il DL 76 16/07/2020 "Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale".
Citiamo in particolare l'art.38 comma 6, riguardante il ruolo dei Comuni:
"I comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato ai sensi dell'articolo 4".
Limiti di esposizione in Italia

In Italia il DPCM 8 Luglio 2003 aveva fissato i limiti di esposizione per le alte frequenze a 6 V/m, da misurare in un qualsiasi intervallo di 6 minuti. Questo limite non poteva essere superato néanche nei momenti di maggior traffico.
Tale limite è tuttora valido ma con il DL 179 del 18/10/2012 (Decreto “Crescita”) è stata modificata la modalità di misurazione del campo elettromagnetico imponendo di calcolare la media dei valori nell'arco di 24 ore invece che in 6 minuti.
Così facendo s'innalza sensibilmente il limite per le emissioni ammesse poiché la misurazione avviene anche durante le ore di minore utilizzo, abbassando la media.
Pareri favorevoli

Il giorno 29 Luglio 2020 si è tenuto un Webmeeting organizzato dall'ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani)

La quasi totalità degli interventi, con l'eccezione del discorso molto equilibrato e imparziale di Katiuscia Eroe per Legambiente, erano volti a negare o minimizzare i rischi derivanti dalla tecnologia 5G e a sottolinearne le potenzialità economiche e dei servizi. Questo ha, infatti, suscitato critiche da parte di diversi partecipanti, tra cui alcuni rappresentanti dei Comuni.

In particolare il Prof. Nicola Pasquino, ingegnere elettronico, entra nei dettagli tecnici sostenendo che le radiazioni che saranno utilizzati per il 5G non sono differenti da quelle finora usate per la telefonia e che esse, non essendo ionizzanti, non hanno alcun altro effetto biologico che non quello termico (fenomeno riscontrabile quando il cellulare viene usato per lungo tempo tenendolo direttamente all'orecchio). Inoltre, il fenomeno del Beamforming (caratteristico della tecnologia 5G) farebbe sì che le radiazioni vengano dirette soltanto a chi usa un dispositivo 5G e limitatamente alla durata del suo utilizzo, per cui si stima che in futuro ci sia una riduzione globale dei livelli di esposizione fino a un decimo rispetto a quelli attuali.

Fuori dal coro
Nel suo discorso "fuori dal coro", Katiuscia Eroe di Legambiente rimarca l'inammissibile discordanza delle cosiddette evidenze scientifiche sulle frequenze attualmente impiegate e la scarsità di studi sulle frequenze di 26 GHz. Motivo per cui ritiene fondamentale mantenere l'attuale limite di esposizione a 6 V/m, ma anche di ritornare al metodo della misurazione nelle 24 ore; Riguardo al decreto semplificazioni punta il dito contro l'art. 87/3 che autorizza i gestori a effettuare modifiche agli impianti esistenti previa semplice autocertificazione, procedura che non permette alle ARPA di fare controlli puntuali.
In conclusione, molte delle affermazioni fatte durante il Webmeeting dell'ANCI sono in netto contrasto con quanto è stato detto al webinar organizzato dall'ISDE Italia o con quanto si può leggere nelle numerose pubblicazioni sull'argomento.
Come scritto nell'introduzione nella precedente pagina, sul 5G viene raccontato veramente tutto e il contrario di tutto; in ogni caso il potere decisionale dei singoli cittadini pare pressoché inesistente, i giochi sono già fatti.
la visualizzazione di questo sito è ottimizzata per risoluzioni superiori a 720 px
Associazione per il Parco Culturale di Camaiano ODV
57016 Castelnuovo della Misericordia (LI) - cod.fisc. 92120200495
Associazione per il Parco Culturale di Camaiano ODV
Associazione per il Parco Culturale di Camaiano ODV
Cod. Fisc. 92120200495
Privacy Policy
Torna ai contenuti