Comunicato delle Associazioni di categoria
CIA,Coldiretti e Confagricoltura esprimono la loro contrarietà
alla localizzazione del nuovo sito estrattivo.
Livorno 6 settembre 2013
Cia, Coldiretti e Confagricoltura si sono incontrate il 4 settembre, con il Presidente della Provincia di Livorno Kutufà, l’Assessore all’agricoltura Pacini e l’Assessore all’Ambiente Sposito, per esprimere la propria preoccupazione in ordine alla futura adozione del piano cave della provincia di Livorno, atto strettamente collegato all’apertura di un nuovo sito in località “Il Gozzone” a Castelnuovo della Misericordia.
Argomento tornato alla ribalta in queste ultime settimane, creando distinguo, posizioni contrapposte, allarme occupazionale.
Le organizzazioni agricole pur ribadendo il rispetto e l’attenzione dovuta ai lavoratori della Donati Laterizi cassa integrati o con contratto di solidarietà, direttamente interessati alla vicenda alla nuova area estrattiva, hanno voluto rappresentare i timori delle imprese agricole presenti sul territorio, che rischiano di vedere compromessi gli investimenti effettuati od in procinto di effettuare, con ripercussioni anche in questo caso sulla occupazione e deprezzamento delle proprietà.
CIA, Coldiretti e Confagricoltura, sostengono non da ora, che lo sviluppo di un territorio come quello delle colline di Rosignano Marittimo, deve necessariamente passare attraverso la valorizzazione delle attività agricole e agrituristiche. Una zona di alto pregio, inserita nel Parco delle Colline Livornesi, non può essere danneggiata dall’uso estrattivo, con tutto quello che comporta in termini di impatto ambientale.
Per Cinzia Pagni, Presidente Cia, non sarebbe comprensibile un eventuale ripensamento da parte del Comune di Rosignano Marittimo, che a suo tempo aveva espresso la propria contrarietà ad un ulteriore sfruttamento estrattivo nel proprio territorio comunale, tra l’altro in una area sottoposta a vincolo paesaggistico.
Aniello Ascolese, Direttore di Coldiretti, ha espresso rammarico per la mancata attenzione al mondo agricolo, ribadendo che occorre trovare soluzioni alternative. Il Direttore di Confagricoltura, Paolo Rossi ha invitato le amministrazioni a prendere una decisione e non rimandare una questione che per effetto delle norme rischia di essere assunta dalla Regione Toscana; l’ultima parola deve spettare comunque alle comunità locali.
Per i rappresentanti degli agricoltori, un migliore utilizzo dell’attuale sito estrattivo in Località Staggiano, risolverebbe le problematiche, coniugando le esigenze di salvaguardia ambientale, con quelle economiche della impresa di laterizi, presente in località Gabbro.
Se nella stesura del nuovo Piano Provinciale delle attività estrattive, che dovrebbe essere pronto entro il mese di settembre, sarà inserita l’area del “Gozzone”, Cia, Coldiretti e Confagricoltura saranno impegnate nella fase delle osservazioni, a manifestare la loro ferma contrarietà.
E’ forte convinzione che il territorio comunale di Rosignano Marittimo, abbia già pagato a sufficienza, il proprio prezzo in termini di servizio ai bisogni collettivi.